Ogni società che viene quotata in borsa è divisa in azioni. Investire in
un'azione di borsa implica divenire azionisti di una società, ciò vuol dire
partecipare attivamente alla vita economica di un' impresa traendo benefici
dall' investimento nel caso il bilancio dell'impresa sia positivo e delle
perdite nel caso in cui il bilancio sia negativo. A norma di legge un'azione è
una parte del capitale sociale di una società.
Il numero delle azioni coincide con il numero delle parti in cui è suddiviso il
capitale sociale (partecipazioni).
L'azione dà i
diritti al proprietario, in quanto la legge prevede che l'investitore abbia voce
in capitolo per quanto riguarda il valore nominale delle sue azioni. Esistono
però azioni con diritti differenti: le azioni speciali. Ogni categoria di azione
è regolata da suoi diritti:
1) le AZIONI ORDINARIE, danno la possibilità di esercitare
tutti i diritti già detti ma, da dire, non gode di privilegi di nessun tipo;
2) le AZIONI A VOTO limitato invece hanno il privilegio di godere di benefici maggiori
sugli utili in quanto limitate a votare solo nelle assemblee straordinarie;
3)e
AZIONI A RISPARMIO danno privilegi patrimoniali ma pena l'esclusione del diritto
di voto in assemblea.
Pieni diritti sono garantiti alle azioni ordinarie,
mentre, i diritti speciali per le altre azioni vengono fissati al momento
dell' atto costitutivo
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Le Società per Azioni (SPA), le cooperative a responsabilità limitata e le
società in accomandita semplice sono i tipi di imprese autorizzate dallo Stato
Italiano all' emissione di azioni.
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Le quotazioni e la compravendita di azioni nella Borsa Italiana vengono
effettuate nel mercato Mta(Mercato Telematico Azionario).
Nel Nuovo mercato invece vengono quotati i titoli azionari emessi da parte di
piccole società ad alto potenziale di crescita.
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Il valore nominale di un titolo azionario indica il valore teorico(o
cartaceo) dell' azione, cioè intende l'importo riportato (stampato) sul
certificato del titolo stesso. Le azioni hanno tutte lo stesso valore nominale.
Il valore reale (o di mercato) di un' azione tiene conto:
1)dell'influenza della domanda e dell'offerta sul titolo azionario nel mercato
borsistico, che può modificarne il valore;
2)degli aspetti monetari (svalutazione, inflazione e tasso di cambio) se
applicabili.
Comprando azioni di una società se ne diventa azionista.
Il possesso di azioni da parte di un investitore conferisce allo stesso dei
diritti (amministrativi o patrimoniali) associati a quel titolo acquistato.
Questi diritti però, possono essere modificati tramite la redazione di atti
costitutivi. Le azioni che godono di questi privilegi o svantaggi vengono
chiamate azioni diverse.
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Le azioni speciali sono particolari tipi di azioni che permettono all'
azionista di acquisire privilegi o svantaggi rispetto alle azioni ordinarie.
Queste azioni possono essere emesse da una società solo attraverso un atto
costitutivo o la revisione dello stesso. La diversità di questo tipo di titolo
azionario stà nel fatto che può limitare o privilegiare i poteri azionari di chi
le possiede. Tali nuovi poteri vengono calcolati partendo dai diritti che le
azioni ordinarie attribuiscono all' azionista. Quindi :
i poteri delle azioni ordinarie vengono stabiliti dalle Leggi italiane;
i poteri attribuiti alle azioni diverse vengono stabiliti dall' impresa
attraverso atti costitutivi o modifica degli stessi.
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Il prezzo dei titoli è fondamentale nell'analisi di un investimento. In
generale, quando le quotazioni di un titolo in borsa salgono si trae guadagno
nell'acquisto, quando il prezzo scende si hanno delle perdite. Allargando il
discorso all'investimento e prendendo come riferimento il prezzo di acquisto di
un titolo, se la quotazione in tempo reale è maggiore del valore di acquisto,
allora si hanno degli utili, altrimenti si devono calcolare le perdite.
Analogamente quando si vende un titolo, se il prezzo di vendita è maggiore del
prezzo di acquisto si guadagna, altrimenti si perde (eventualità possibile nel
caso in cui si abbia urgente bisogno di liquidità monetaria). L'abilità del
trader sta nel prevedere l'andamento dei mercati finanziari in modo da
programmare eventuali transazioni. Ovviamente la capacità di analizzare i
mercati è data dall'esperienza nel settore, dalle capacità individuali e dalle
fonti di informazioni e la fortuna. Punto cruciale dell'informazione è la
conoscenza del prezzo del titolo che può avvenire giornalmente tramite
quotidiani cartacei e in tempo reale sul web. Le capacità personali e
l'esperienza del trader sono importanti nella metodologia di analisi del
mercato. Esistono tre scuole di pensiero a riguardo:
1. analisi fondamentale;
2. analiti quantitativa;
3. analisi tecnica.
La fortuna è sempre importante.
Un altro strumento utile per fare previsioni sul prezzo delle azioni è
rappresentato dai price data.
Tre sono i formati di price data messi a disposizione sul web:
1. price data real time;
2. delayed quotes;
3. end off day.
Nel mercato borsistico azionario italiano non esiste un prezzo unico ma vari.
I principali tipi di prezzi
Prezzo di apertura: Viene fuori dalle proposte immesse nella fase di pre-apertura. Si calcola in modo da permettere il maggior numero possibile di contrattazioni. Se su uno strumento finanziario ci fossero più aste, il prezzo di apertura viene calcolato alla fine della prima asta.
Prezzo di riferimento: Questo prezzo è calcolato per capire i rapporti tra le offerte e le domande alla fine della seduta: infatti, il prezzo è uguale alla media ponderata dei prezzi cui è stato eseguito l'ultimo 10% delle negoziazioni di ciascun titolo. I pesi di ponderazione si ottengono calcolando la quantità degli strumenti scambiati in ogni singola negoziazione che rientra nell'ultimo 10% della seduta. Il prezzo indicativo è puramente indicativo per vedere la chiusura della giornata e confrontarlo con il prezzo di apertura.
Prezzo ufficiale: Serve per ipotizzare l'andamento delle contrattazioni della giornata; esso è uguale alla media ponderata dei prezzi che sono serviti per eseguire gli scambi durante la giornata.
Prezzo medio: E' la via di mezzo tra ufficiale e di riferimento, si calcola come media ponderata della totalità dei titoli scambiati nella seduta. Può essere considerato come bussola degli andamenti del prezzo oppure come indicatore tra la domanda e l'offerta al momento della chiusura borsistica.
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